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venerdì 8 giugno 2012

La birra di Annamaria


               Materiale 
v Acqua ;
vZucchero ;
vLievito ;
vPentola ;
vFermentatore ;
vGorgogliatore ;
vEstratto di malto.

Procedimento
zAbbiamo messo l’ estratto di malto luppolato per 10 minuti in acqua calda.
zAbbiamo messo a bollire  dell’ acqua  e ci abbiamo aggiunto  l’ estratto  di malto e lo zucchero.
zPoi abbiamo messo il tutto nel fermentatore e aggiunto tanta acqua fino ad arrivare a 23 litri.

zAbbiamo misurato la temperatura e in fine aggiunto i lieviti.
zAbbiamo messo al tappo il gorgogliatore in modo da far uscire l’ anidride carbonica.
zAbbiamo lasciato riposare.

Osservazioni
 Dopo pochi giorni c’ erano delle bollicine che salivano attraverso il gorgogliatore. E sopra la birra si era formato uno strato di spuma.
Aspettiamo e speriamo
                                            Annamaria  J






La birra di Lorenzo


INGREDIENTI

acqua, lievito, luppolo, zucchero,orzo

PROCEDIMENTO

Abbiamo fatto bollire l'acqua poi abbiamo aggiunto l'orzo. In seguito abbiamo aggiunto lo zucchero. Una volta sciolto l'abbiamo versato
nel contenitore a tacchette e l'abbiamo lasciata fermentare per una settimana.
Dopo l'abbiamo messa in frigorifero x 7 giorni a raffreddare.

OSSERVAZIONI

Dopo una settimana abbiamo visto l'anidride carbonica, realizzata dal lievito  che tendeva a salire.



OSSERVAZIONE LIEVITI AL MICROSCOPIO


MATERIALE
  • Microscopio
  • Vetrini portaoggetto
  • Vetrini coprioggetto
  • Blu di metilene
  • Acqua
               PROCEDIMENTO
Abbiamo preso un microscopio lo abbiamo acceso e ci abbiamo messo sopra il tavolino il porta oggetti con sopra l’acqua fermentata (lievito di birra).
     OSSERVAZIONI
Dopo avere osservato il preparato abbiamo osservato tante piccole particelle che sembravano delle uova vicine.


LA FERMENTAZIONE ALCOLICA


MATERIALE
Una bottiglietta di acqua da 0,5 l
Acqua
Zucchero bianco
Lievito da birra
Bicchiere e cucchiaio
Palloncini
PROCEDIMENTO
In una bottiglia da 0,5 l  abbiamo versato dell’acqua  naturale per farla diventare  frizzante, l’abbiamo zuccherata  e ne abbiamo versato una piccola parte in un bicchiere aggiungendo un pò di lievito di birra .
Abbiamo riversato l’acqua che era nel bicchiere nella bottiglia , poi abbiamo chiuso la bottiglia agitandola piano. Al posto del tappo abbiamo infilato un palloncino che si dovrà gonfiare per opera dell’anidride carbonica.
                               OSSERVAZIONI
Dopo qualche ora abbiamo osservato che nelle bottiglie incominciavano a formarsi delle bollicine dovute alla presenza di anidride carbonica e il palloncino agitando la bottiglia si gonfiava per opera dell’anidride carbonica.



giovedì 7 giugno 2012

... Fantasia: il nostro video

Per ricordare le fasi salienti dell'esperimento, guardate il video, pubblicate relazioni e ricerche e commentate, commentate, commentate ...


.... fantasia!


Acqua, zucchero e Saccharomyces cerevisiae: non è una formula magica, ma, come avete imparato, i Saccharomyces sanno eseguire un'antica formula molto importante per la loro sopravvivenza. Partiremo dai reagenti:
acqua e zucchero
e osserveremo uno dei prodotti: l'anidride carbonica!



mercoledì 6 giugno 2012

Il malto di Aurora


Il malto è la cariosside, o chicco, di un cereale che ha subito germinazione. La maltatura è un processo fondamentale perchè i lieviti sono in grado di fermentare  il malto e non il cereale da cui deriva. Infatti, quando il seme germina, l'amido, contenuto nel chicco, viene trasformato in zuccheri semplici. Durante la fermentazione i lieviti trasformeranno gli zuccheri semplici in alcool. Il maltosio è un disaccaride, uno zucchero semplice formato da due molecole di glucosio.
La maltazione è un processo di germinazione controllata della cariosside e può essere suddivisa in tre fasi:
1. Imbibizione della cariosside che si ottiene immergendo in acqua i semi, attivando così i processi biologici della germinazione.

2. Fase di germinazione che si protrae per cinque giorni in condizioni di temperatura ed umidità ottimali.
3. Essiccazione del granello, fino ad  arrivare un'umidità del 5%. Il seme diventa così friabile, conservabile o pronto per essere fermentato dai lieviti.


   In fig. malto d'orzo                               

Birra l'ottava meraviglia


Storia della birra
La birra è una delle bevande più antiche prodotte dall'uomo, probabilmente databile al settimo millennio a.C., registrata nella storia scritta dell'antico Egitto e della Mesopotamia. La prima testimonianza chimica nota è datata intorno al 3100 a.C.
La birra è composta: da:malto

luppolo,

lievito di birra, 

zucchero

e acqua

LA BIRRA di Sara


OCCORRENTE
acqua, zucchero, lievito di birra, malto d'orzo luppolato. 
STRUMENTI
pentola, fermentatore , gorgogliatore.


PROCEDIMENTO
Abbiamo messo in acqua calda l'estratto di malto per 10 minuti.
Abbiamo aggiunto lo zucchero e versato il tutto nel fermentatore aggiungendo poi acqua fino al livello di 23 l.
abbiamo messo il tappo al fermentatore e nel buco sul tappo abbiamo infilato il gorgogliatore per poter fare uscire l'anidride carbonica.

OSSERVAZIONI

Dal gorgogliatore escono bollicine di anidride carbonica.


In fig. a destra il fermentatore

lunedì 4 giugno 2012

A tutta birra!!!!!!!!!!!!!!!


Acqua, zucchero e ... malto!!!
Pubblicate le vostre ricerche e le relazione sul laboratorio svolto.
Prosit!
La Prof

venerdì 1 giugno 2012

il pane di mattia

Il pane (dal latino panis) è un prodotto alimentare ottenuto dalla lievitazione e successiva cottura in forno di un impasto a base di farina di cereali,acqua, confezionato con diverse modalità, arricchito e caratterizzato sovente da ingredienti prettamente regionali.
Ha un posto fondamentale nella tradizione mediterranea come componente primaria dell'alimentazione, al punto che il termine stesso può diventare sinonimo di cibo o di nutrimento, non necessariamente fisico. Nella cucina  più antica si usava il termine cumpanaticum (companatico) per indicare ogni preparazione che poteva accompagnarsi al pane, sottolineando il suo ruolo fondamentale.
Il pane può anche essere non lievitato, detto perciò azzimo, soprattutto nel caso sia da conservare per lunghi periodi. (Tale non è però il biscotto del marinaio, detto anche "galletta", cibo di lunga durata (anche mesi) tipico della marineria a vela, che è proprio un "bis-cotto", cioè cotto due volte); anche diversi pani regionali italiani sono azzimi.
Il pane non lievitato è diffuso in diversi paesi medio-orientali, ed è maggiormente prodotto senza l'aggiunta di sale.




IL PANE di Sara


Materiale:
A.     1kg di farina
B.      Sale
C.      Una bottiglietta d’acqua
E.      Un’insalatiera
F.      Cucchiaio da minestra
G.     Tovagliolo
Procedimento:

Ho messo la farina nell’insalatiera,
ho versato solo acqua
e ho impastato per bene
Osservazioni:
non è lievitato.
Conclusioni:
perchè non c'era il lievito
VIVA IL PANE lievitato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il pane di Alice


INGREDIENTI: farina, lievito di birra, sale, bottiglietta con acqua calda, insalatiera di plastica, cucchiaio da minestra, un sacchetto per ricoprire il piano di lavoro, uno strofinaccio per coprire la pasta quando sarà pronta
PROCEDIMENTO:
  1.    mettere in 2 insalatiere mezzo kg di farina ciascuna;
  2.  sciogliere un cubetto di lievito in un po’ d’acqua calda
  3.   versare il lievito in mezzo alla farina di una delle due insalatiere (+);
  4.  Aggiungere un pizzico di sale e acqua, in tutte e due le insalatiere finchè non si ottiene un composto colloso.
  5.  Impastare.
  6.   Versare gli impasti in 2 becher differenti.
  7.   Aspettare e osservare


OSSERVAZIONE: la pasta con il lievito si gonfia grazie all’anidride carbonica e l’altra non si alza.
CONCLUSIONE: il lievito fa gonfiare il pane buttando fuori l’anidride  carbonica.

mercoledì 30 maggio 2012

Guardate il video, pubblicate la relazione e scrivete i vostri commenti


martedì 29 maggio 2012

Mettiamo le mani in pasta!

Attività di laboratorio sulla lievitazione del pane.


Allegate le vostre relazioni secondo lo schema:
Materiali, Procedimento, Osservazioni, Conclusioni.
Esprimete le vostre impressioni sull'attività

giovedì 24 maggio 2012

Agisci o reagisci?

Saccharomyces cerevisiae è in grado di trasformare il glucosio (Glu) in alcool etilico e anidride carbonica per ricavare energia. Questa trasformazione è una reazione chimica, che prende il nome di fermentazione alcolica.

Nella reazione, uno zucchero semplice, il glucosio (Glu), viene trasformato ed è pertanto chiamato reagente (colui che reagisce), mentre l'alcool etilico, l'anidride carbonica (CO2) e l'energia sono i prodotti della reazione. In formula si ha:
L'energia viene utilizzata da Saccharomyces cerevisiae per continuare a lavorare, l'alcool etilico rimane in soluzione e la CO2 evapora sotto forma di bollicine.
Cliccando su:


troverete tutte le informazioni sugli elementi che costituiscono la materia.